La storia di Papa Urbano VI in fuga alla Corte D’Alemagna… Tutto ciò accade a Buccino, vieni a rivisitare la storia dal vivo, ti aspettiamo!
Con l’investitura di Carlo di Durazzo quale sovrano di Napoli i rapporti con Papa Urbano VI si intensificarono in modo inequivocabile. Si consolidarono ancora di più allorchè Francesco Prignano, nipote del Papa, si unì in matrimonio con Agnese Ruffo, parente stretta di Carlo di Durazzo. In seguito, però, i rapporti tra il Papa e il Re si incrinarono poichè il Re Carlo sembrava intenzionato a non voler mantenere fede alla promessa di concedere i feudi stabiliti a Francesco Prignano.
Carlo resistette alle pretese del Papa il quale fu costretto a rifugiarsi nel Castello di Nocera. Mentre Urbano era assediato furono i suoi stessi Cardinali che pensarono di deporlo passando immediatamente all’azione: lo avrebbero attirato nel convento di San Francesco, ai piedi della collina sulla quale sorgeva il Castello. Qui l’avrebbero processato, dichiarato eretico e condannato al rogo.
Papa Urbano VI riuscì, con l’aiuto del Cardinale Tommaso Ursini a sventare il complotto. Il popolo insorse e vi fù una rivolta. Essa durò pochi giorni in quanto arrivarono a Nocera le truppe Regie guidate da Alberico da Barbiano. Esse occuparono la città e posero l’assedio che durò oltre sette mesi. Quando sembrava chiusa ogni via di scampo, sopraggiunsero in aiuto le truppe di Ramondello Orsini che ruppero l’assedio e portarono in salvo il Papa e i suoi Cardinali.
Papa Urbano VI e la sua corte furono ospitati dai nobili Giacomo e Luigi D’Alemagna figli del Conte Nicola D’Alemagna, nel castello di Buccino e vi restarono per tre giorni. La fuga si concluse alla Marina di Paestum ove il Papa si imbarcò per Genova… (anno 1384-85).